Mentre le aziende
valutano sempre più spesso la migrazione ai servizi cloud forniti dagli
hyperscaler, i decisori si trovano spesso a navigare in un paesaggio complesso
di rischi e benefici potenziali quali : la sicurezza dei dati, la conformità
normativa, la dipendenza dal fornitore (vendor Lock-in), l’interruzione del
servizio, i costi nascosti. Questo articolo sintetizza il processo decisionale
delle organizzazioni nell’adozione del cloud, focalizzandosi su due prospettive
: la scelta razionale e il bias cognitivo le quali possono ostacolare queste
decisioni cruciali. Attraverso una comprensione approfondita di questi bias, le
organizzazioni possono adottare strategie più efficaci per superare le barriere
cognitive e prendere decisioni più informate.
Lo studio di riferimento “An
examination of cloud computing adoption decisions: Rational choice or cognitive
bias?” di Shadi Shuraida , Ryad Titah Aug ,2023
condotto su 181 organizzazioni ha analizzato le decisioni organizzative nell’adozione
del cloud/SAS da cui emerge l’incidenza di alcuni bias nelle scelte di adozione
del cloud con una forte correlazione con l’inerzia della non decisione. I due elementi pricipali :
La scelta
Razionale : Le decisioni di adozione
del cloud sono spesso basate su
un'analisi costi-benefici. Le organizzazioni considerano i vantaggi economici,
la scalabilità, e la flessibilità offerta dal cloud. La sicurezza dei dati e la conformità
normativa sono valutate attentamente prima di procedere con l'adozione.
Bias Cognitivi : Molte
decisioni sono influenzate da bias cognitivi, come l'inerzia decisionale e
l'avversione al cambiamento. Questi bias possono portare a resistenze non
razionali verso l'adozione del cloud.
Anche l'influenza sociale e la pressione del mercato giocano un ruolo
significativo, con decisioni che a volte sono prese per conformarsi alle
tendenze del settore piuttosto che basarsi su un'analisi razionale.
Se il primo elemento può far propendere verso una scelta razionale nell'adozione del cloud, ecco che la seconda variabile incide pesantemente sulla decisione. I Bias evidenziati dallo studio hanno una forte incidenza proprio nel rafforzamenteo dell'inerzia nella decisione che quindi si trasmuta in una non decisione e quindi una stagnazione nello status quo.
Per maggiori
dettagli si rimanda allo studio : An examination of cloud computing adoption
decisions: Rational choice or cognitive bias? di Shadi Shuraida , Ryad Titah Aug ,2023
Prima di approfondire lo studio, vorrei evidenziare che potenzialmente sono presenti alcuni limiti nella ricerca di Shadi, in particolare :
Campione
limitato : risultati
ottenuti potrebbero riflettere solo le opinioni e i comportamenti di un gruppo
specifico di persone, limitando l'applicabilità delle conclusioni ad altre
popolazioni o settori.
Bias di risposta: I partecipanti potrebbero fornire
risposte che ritengono essere più vicine a loro, più socialmente accettabili piuttosto che risposte oneste. Questo può distorcere i dati raccolti,
portando a conclusioni che non rispecchiano accuratamente i veri sentimenti e
comportamenti dei partecipanti.
Metodologia: I dati potrebbero non catturare tutte le
sfumature e i dettagli necessari per comprendere completamente i fattori che
influenzano l'adozione del cloud computing.In questo caso l’uso eccessivo di
questionari potrebbe limitare la profondità della ricerca.
Fattori non
considerati : Lo studio
potrebbe non aver preso in considerazione tutti i fattori rilevanti che
influenzano la decisione di adottare il cloud computing, come le differenze
culturali, le dimensioni dell'azienda o il settore industriale.L'omissione di
variabili importanti può portare a conclusioni incomplete
Temporalità
dei dati : I risultati
potrebbero essere obsoleti se le condizioni del mercato o le tecnologie
cambiano rapidamente.
Interpretazione
dei risultati : Questo
può portare a una conferma del bias e a una sovrastima dell'importanza dei
risultati trovati.
Variabilità
individuale : Le
differenze individuali tra i partecipanti, come le loro esperienze precedenti
con la tecnologia, potrebbero influenzare le loro risposte e non essere
adeguatamente controllate .Questo può introdurre variabilità nei dati che non è
direttamente correlata ai fattori di interesse dello studio.
Affrontiamo adesso nel dettagli alcuni bias emersi nella ricerca.
Il Ruolo dei
Bias Cognitivi nello studio sull’adozione dei servizi cloud/SAS
Bias dello
Status Quo
Uno degli inibitori più significativi nella decisione
di passare ai servizi cloud è il bias dello status quo, che si riferisce a una
preferenza per mantenere lo stato attuale delle cose. Questo bias può essere
particolarmente pronunciato quando i decisori percepiscono i rischi del
cambiamento come superiori ai potenziali benefici. Lo studio evidenzia i bias
cognitivi nell'era digitale illustrando come il bias dello status quo possa
frenare le organizzazioni nel cambiamento dei loro sistemi esistenti nonostante
i notevoli benefici del cloud. Ad
esempio, lo studio ha rilevato che il 45% dei decisori preferisce mantenere i
sistemi esistenti, nonostante i potenziali vantaggi dell'aggiornamento ai
servizi cloud. Questo evidenzia come questa impostazione cognitiva sia una
barriera significativa nell’adozione di nuovi modelli in particolare quello del
cloud
Avversione al
Rischio
Molti decisori
sono naturalmente avversi al rischio, spesso dando priorità alle perdite
potenziali rispetto ai guadagni equivalenti. Questa tendenza è accentuata dalle
preoccupazioni per l'imprevedibilità e la sicurezza associate al cloud
computing. Il documento intitolato ": An
examination of cloud computing adoption decisions: Rational choice or cognitive
bias? " esamina come
l'avversione al rischio plasmi l'adozione tecnologica, rivelando che la paura
di violazioni dei dati e perdita di controllo spesso supera i benefici
percepiti di scalabilità ed efficienza dei costi. Nello specifico, il 60% dei partecipanti
allo studio ha indicato la sicurezza dei dati come la principale preoccupazione
che impedisce l'adozione del cloud.
Bias di
Conferma
I decisori spesso
cercano informazioni che confermano le loro convinzioni preesistenti e eliminano
informazioni che le contraddicono. Questo bias può portare a una sovrastima
dell'affidabilità e della sicurezza delle soluzioni on-premises rispetto alle
alternative cloud. Il "Cognitive Bias Model of High-tech Product
Value" discute come la percezione del rischio di innovazione sia
influenzata dai bias pubblici, fornendo un quadro per comprendere come questi
bias possano distorcere le percezioni del cloud computing. Lo studio ha evidenziato che il 52% dei
decisori tende a cercare attivamente solo le informazioni che supportano la
loro preferenza per le soluzioni on-premises.
Bias di
Ancoraggio
L'esposizione
iniziale a informazioni specifiche sui servizi cloud, come violazioni di dati
di alto profilo, può influenzare in modo sproporzionato i giudizi e le
decisioni successive. Questo bias può portare a una focalizzazione esagerata
sugli aspetti negativi, oscurando i potenziali benefici dell'adozione del
cloud. Lo studio sui bias cognitivi e il bias dello status quo rafforza questo
punto, mostrando come le informazioni negative iniziali possano stabilire
un'ancora negativa persistente nei processi decisionali. In un'indagine, il 48% dei partecipanti
ha riportato che le prime informazioni negative ricevute sul cloud computing
hanno avuto un impatto duraturo sulla loro valutazione complessiva.
Caso di
Studio: L'Impatto dei Bias Cognitivi sul Processo Decisionale Ricordo di un caso clinico che ho studiato, che può fornire un parallelo illustrativo con le sfide decisionali organizzativie , in cui un ricercatore universitario,un dottorando di ricerca in fisica teorica, a causa del suo umore triste, apatico e con sensi di vuoto, unito a tratti di personalità narcisistici e ossessivi compulsivi, calato all'iterno di un ambiente
accademico ad alto stress ha portato il ricercatore a perseguire la sua ricerca con perfezionismo e in un'atmosfera altamente competitiva causando come conseguenza il fallimento della ricerca e l'emergere di disturbi psicologici e comportamenti disfunzionali. Questo esempio esemplifica come i bias cognitivi possano portare
alla paralisi decisionale e all'evitamento di cambiamenti necessari, anzi in alcuni casi anche a situazione e comportamenti non coerenti con gli interessi aziendali. Allo stesso modo, i leader organizzativi
possono ritardare la migrazione al cloud a causa di standard perfezionistici e
paura di esiti negativi se non sono in grado di controllare e correggere i propri bias cognitivi nelle loro decisioni.
Come possiamo supportare le decisioni evitando l'uso delle distorsioni dei bias nelle decisioni ?
Ci sono alcuni spunti che mi sento di suggerire :
Tecniche
Cognitivo-Comportamentali :Mi viene come primo spunto la possibilità di adottare tecniche cognitivo-comportamentali
che sfidano e riformulano le percezioni negative del cloud , aiutando a mitigare l'impatto dei bias cognitivi. I principi della
CBT(quelli applicati alle condizioni legate al trauma), possono essere adattati per
affrontare i bias decisionali favorendo una valutazione più equilibrata e
basata sull'evidenza dei rischi e dei benefici
Consapevolezza e Formazione: Aumentare la consapevolezza dei
bias cognitivi attraverso una consapevolezza delle scelte tecnologiche tramite programmi di formazione specifici, può aiutare i decisori a
riconoscere e contrastare questi bias. Questo approccio è supportato da
risultati in psicologia clinica, dove la consapevolezza e gli interventi mirati
hanno dimostrato di ridurre l'impatto delle distorsioni cognitive sul
comportamento. Ad esempio, un programma di formazione ha ridotto del 35%
l'influenza dei bias cognitivi sui decisori aziendali.
Processi Decisionali Strutturati: Implementare strutture decisionali
che enfatizzano criteri oggettivi e prospettive diverse può ridurre
l'influenza dei bias individuali. Tecniche come l'analisi pre-mortem, in
cui i team anticipano potenziali fallimenti e elaborano strategie di
mitigazione, possono anche aiutare a prendere decisioni più equilibrate
riguardo l'adozione del cloud. In uno studio, l'uso di processi
decisionali strutturati ha migliorato la qualità delle decisioni relative
al cloud del 42%.
L'analisi
pre-mortem è un altra tecnica di gestione del rischio e miglioramento decisionale che è possibile utilizzare. Essa coinvolge l'immaginazione di un futuro fallimento di un progetto per
identificare le possibili cause e prevenire problemi. Sviluppata dal famoso
psicologo Gary Klein, questa tecnica è utilizzata per anticipare potenziali
ostacoli e sviluppare strategie di mitigazione prima che si verifichino
effettivamente.
Come Funziona
l'Analisi Pre-mortem?
Immagina il Fallimento: Il team di progetto inizia
immaginando che il progetto o la decisione in questione sia fallita in
modo spettacolare. Si visualizza un futuro in cui tutto è andato storto.
Identifica le Cause: Ogni membro del team scrive tutte
le possibili ragioni per cui il progetto potrebbe fallire. Questo processo
deve essere dettagliato e onesto, incoraggiando l'emergere di tutte le
preoccupazioni e i dubbi, anche quelli che potrebbero sembrare meno probabili
o impopolari.
Analizza i Fattori: Il team discute collettivamente le
cause identificate, classificandole in ordine di probabilità e gravità. Questo
aiuta a focalizzarsi sui problemi più critici.
Sviluppa le Soluzioni: Una volta che le cause del
possibile fallimento sono state identificate e analizzate, il team elabora
strategie e piani di contingenza per mitigare questi rischi. L'obiettivo è
rafforzare il progetto affrontando preventivamente i punti deboli.
Implementa e Monitora: Le soluzioni sviluppate vengono
integrate nel piano di progetto. Durante l'implementazione, il team
monitora attentamente i segnali che potrebbero indicare l'inizio di uno
dei problemi identificati, intervenendo tempestivamente per correggerli.
Vantaggi dell'Analisi Pre-mortem
Miglioramento della Consapevolezza
dei Rischi:
L'analisi pre-mortem consente ai team di considerare scenari negativi in
un ambiente controllato, aumentando la consapevolezza dei rischi.
Riduci i Bias Cognitivi: Affrontare direttamente le paure e
le preoccupazioni aiuta a ridurre l'effetto di bias cognitivi come
l'ottimismo irrealistico e la pianificazione eccessivamente fiduciosa.
Pianificazione più Robusta: Identificando e affrontando i
potenziali problemi in anticipo, i team possono creare piani di progetto
più solidi e resilienti.
Migliora la Comunicazione: Questo processo promuove una
comunicazione aperta e onesta tra i membri del team, incoraggiando il
confronto di idee e la collaborazione.
Applicazione
nell'Adozione del Cloud Computing
Nel contesto
dell'adozione del cloud computing, l'analisi pre-mortem può essere
particolarmente utile. Ad esempio, un team che considera la migrazione ai
servizi cloud potrebbe utilizzare questa tecnica per anticipare problemi come:
Sicurezza dei Dati: Immaginando una violazione dei
dati, il team può identificare e rafforzare le misure di sicurezza
necessarie.
Interruzioni del Servizio: Considerando un'interruzione
significativa del servizio, il team può sviluppare piani di backup e di
continuità operativa.
Costi Nascosti: Prevedendo costi imprevisti, il team può creare una
gestione più accurata del budget e delle risorse.
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